Settembre 26, 2023

Potere e meccanica quantistica

By Andrea Padovano

Sto approfondendo l’interpretazione concettuale della meccanica quantistica. Esistono studi, riconducibile alla “scuola” di Diederik Aerts – Wikipedia, sulla similitudine fra fenomeni fisici quantistici e fenomeni concettuali. Similitudine bidirezionale.

Possono essere trovati molti articoli su questa intepretazione della meccanica quantistica.

Search | arXiv e-print repository

o filmati come per esempio questo:

F27 – L’interpretazione concettualistica della fisica quantistica – YouTube

Mi interessano particolarmente i tanti esperimenti che sembrano trovare caratteristiche quantistiche nel mondo concettuale umano. Come per esempio, la distribuzione di parole in un testo sembra avere caratteristiche “energetiche” simili a quelle quantistiche. Oppure gli esperimenti di entanglement concettuale quando si chiede ad un insieme di persone giudizi sulla rosa dei venti (F34 – La mente quantistica: pensieri entangled come gli spin – YouTube). Oppure gli effetti quantistici nella quantistica applicata alla finanza.

Sono interessato alla materia per varie ragioni.

La prima è che sono alla ricerca di una teoria del valore e credo che la descrizione quantistica della realtà sia quella che più si avvicina alla indeterminatezza anche del concetto di valore e verità. Queste sono solo sensazioni, ma ogni progetto di ricerca è basato su direzioni non note a priori.

Se esiste una interpretazione concettuale della meccanica quantistica, si potrebbe esplorare una visione quantistica del concettualismo. Peirce sostiene che tutto è segno. Anche i concetti sono segni. Allora se interpretiamo i concetti di amore, odio, volere, questi possono essere rappresentati come stati appunto quantistici. I quali poi collassano nella misura che è il comportamento. Infatti noi non possiamo sapere lo stato di una sensazione interiore. Ma possiamo misurare la sua ricaduta verso l’esterno (come probabilità). Per esempio, io odio tizio. Allora la reazione può essere indifferenza (nessuna azione) o aggressività (interazione con il soggetto anche questa misurabile con evidenza). E quindi la misura potenzialmente esiste di un concetto. Lo stato del concetto non sarai mai conoscibile, ma esiste la possibilità di misurare empiricamente le sue azioni.

Mi mancano i formalismi matematici e quantistici per sapere se il paragone è azzardato oppure no.

In linea di principio, se il paragone non è azzardato, si dovrebbero trovare comportamenti simili a quelli dei vari esperimenti del gruppo di lavoro di Diederik Aerts – Wikipedia.

La seconda ragione è collegata al libero arbitrio. Sto cercando di dare significato ad una semplice domanda.

“Che differenza c’è (per un qualsiasi osservatore esterno) fra una scelta casuale, una scelta vincolata ed una scelta libera ?”. Per estendere. Cosa fornisce senso alle nostre scelte ? Anzi. Cosa è il senso delle nostre scelte ?

Proviamo a traslarlo ed introdurre concetti legati al Potere.

Che differenza c’è fra una scelta libera ed una scelta vincolata ? Se io chiudo una fenditura, sto obbligando una risposta. Quindi la risposta è vincolata (soggetta a Potere). Se apro l’altra fenditura, sto dando una alternativa. Quindi sto dando libertà al sistema. Che differenza c’è, quindi, fra una scelta soggetta a Potere, una scelta casuale ed una scelta fatta con significato e libera ? Cosa succede ad un gruppo di persone, che possa scegliere liberamente o sia soggetto ad una qualsiasi influenza esterna che vincoli la scelta stessa ? Possiamo aspettarci che in un caso ci siano risposte simili a quelle degli esperimenti sulla rosa dei venti, e nel caso vincolato, invece, ci siano distribuzioni di probabilità più nette, definite.

Forse il Potere, può apparire con una variazione statistica delle probabilità di risposta da parte di una certa platea di persone ? L’appartenenza ad un partito, ad una organizzazione, è capace di variare la capacità di rispondere secondo un senso, portando la risposta ad appiattirsi a quella dell’organizzazione ? E se si, con quale forma e logica ? Se io invece sono libero di agire, come sono le probabilità di risposte attese ?

Interessante inoltre studi riguardanti la distribuzione statistica delle parole all’interno del testo. Sempre da parte del gruppo di ricerca di Bruxelles.

Are Words the Quanta of Human Language? Extending the Domain of Quantum Cognition – PMC (nih.gov)

Sempre alla ricerca.