Luglio 11, 2023

“La teoria del valore”. Approccio ad un nuovo capitolo della mia ricerca

By Andrea Padovano

Il mio libro fornisce una declinazione semiotica del concetto di Potere. Sono contento dei risultati raggiunti.

La strutturazione in relazioni, classi e teoria del valore, è un approccio molto interessante all’analisi del Potere.

La teoria del valore è interpretabile, in questo momento, come un tentativo non concluso di analizzare la semantica della relazione di Potere.

Il secondo libro (“Archecrazia, la teoria del valore”), si occuperà di sistematicizzare i concetti relativi alla teoria del valore. Ritengo che il tutto non sarà compiuto fino a quando non sarà definito un modello quantitativo (anche probabilistico) del valore.

L’evoluzione del valore, per ora, può essere interpretato come ermeneutica della relazione e del flusso di interessi. Mi sono avvicinato al pensiero debole (“pensiero tagliente”) di Vattimo, come approccio analitico e indagatore del soggetto verso una relazione di Potere.

Il passo successivo sarà (per quanto possibile) definire una teoria quantitativa del valore.

I problemi sono diversi. E tutti molto complessi. Riassumendo:

  1. La definizione di una scala di valori etici (metri di giudizio) che può cambiare per ogni soggetto (o classe di soggetti). I “punti di vista” non sono accadimenti, ma pilastri di una teoria del valore.
  2. Collegato al punto precedente, ogni valore ha come pre-giudizio la scelta di una metrica etica del valore stesso. la scelta dei valori etici è un approccio che rimane nell’orizzonte individuale di ogni singolo. Ma una teoria del valore, deve fondarsi anche su questo presupposto.
  3. Una teoria dovrebbe essere estesa. Se prendiamo una merce. Il valore è qualsiasi modificazione avvenuta per produrla. Esiste quindi il problema della calcolabilità del valore, ma anche della sua completezza (il significato delle correlazioni fra produzione ed effetti per produrre). Questo ingloba per esempio gli effetti sociali ed ambientali di una azione umana, dando una teoria più adeguata anche alla sostenibilità delle nostre azioni. Non esiste una teoria del valore al di fuori di queste ipotesi.
  4. La semiotica, vista dalla parte dell’osservato che guarda l’osservatore, ha affinità simili alla fisica quantistica. La non conoscenza dello stato decisionale di una persona (o classe di persone) è un elemento, ma anche fenomeni di senso, non osservabilità, entanglement.

Come linea di ricerca, sto approfondendo la economia quantistica e tutti gli esperimenti di entanglement quantistico applicato alle scienze sociali. E’ una linea di pensiero molto interessante che però deve trovare il suo completamento e generalizzazione. Inoltre deve definire esattamente l’oggetto della misura. Quando si passa infatti a fenomeni sociali, la misura diventa un concetto troppo astratto. Va quindi definito esattamente quale è il fenomeno osservabile.

Il secondo libro, come il primo, è una linea aperta di ricerca. Non nasce definito, ma è un percorso aperto verso una possibile soluzione ad una teoria del valore, coerente e consistente. Questo è il mio metodo di approccio ai problemi.

E’ l’inizio di un nuovo percorso.

Mi occuperò da qui in poi della revisione del primo libro e dalla messa in opera delle basi per il secondo.